Linee generali del programma

Pubblichiamo il documento delle linee generali di programma
... "per un buon governo e un governo diverso".





Per la discussione su diversi temi sono state preparati alcuni approfondimenti. Non abbiamo avuto tempo e modo di discuterli a fondo nelle assemblee, per cui li pubblichiamo qui, sperando che possano stimolare il dibattito ed essere un contributo per il programma ... "per un governo diverso".

Scarica il dossier con i contributi di approfondimento.


L'Ultima assemblea: com'è andata

I firmatari dell’appello per un buon governo e per un governo diverso ad Alghero hanno concluso il loro viaggio con un’assemblea alla sala San Francesco sabato 17 dicembre.

Nel corso della riunione, affollata e intensa, anche se la sala non era gremita come alla partenza, sono stati dati i numeri dell’iniziativa e sono stati presentate le linee generali di programma elaborate dai garanti.

I numeri sono questi:
  • 9 iniziative pubbliche di cui 7 nei quartieri, a Fertilia, nelle borgate.
  • 1.139 cittadine e cittadini hanno firmato.
  • Oltre 150 sono stati gli interventi nelle iniziative.
  • Cinque forze politiche che hanno aderito (Alghero Viva, FdS – PdCI, IdV, IRS, SEL), mostrando sempre attenzione, impegno, rispetto e discrezione
  • Cinque garanti (Paola Correddu, Andrea Piras, Laura Piras, Nadia Rondello, Gavino Zilaghe)
  • Un vigile urbano titolare (Arnaldo “Bibo” Cecchini), un vigile urbano supplente nonché responsabile per la comunicazione (Ivan Blečić), tre esperti di bellezza della comunicazione e di grafica (Samanta Bartocci, Francesca Rango e Michele Valentino), decine di donne e uomini che hanno raccolto firme, affisso, distribuito, telefonato, …
  • Con l’autofinanziamento: abbiamo raccolto 1.364 euro;
  • Con sobrietà: abbiamo fatto tutto il possibile da noi, spendendo solo 1.704 euro: oltre 150 cittadine e cittadini hanno versato un contributo. (Vedere il quadro completo delle spese e delle donazioni.)
Sono disponibili anche le immagini (e gli schizzi di Vinicio) dell'ultima assemblea.


Ascoltando e interpretando, sempre alla luce del sole, tutti uguali (tre minuti son diventati lo standard anche per altri, ma da noi tre minuti sono per tutti), in sedi pubbliche, mettendoci la faccia, con passione e generosità, in giro per le piazze e le strade, sempre in pubblico, abbiamo costruito alcune precise, idee: molte e precise.

Non è facile riassumere e non vogliamo farlo: il dossier, i resoconti, i contributi sono tutti su questo sito.
In particolare, è disponibile il dossier con le linee generali del programma elaborato dai garanti e dal gruppo di lavoro.

Secondo noi è stato un grandissimo fatto politico: chi non se ne è accorto, se ne accorgerà.
Siamo disponibili per interviste con tutti i media che lo vorranno.

È finita qua? Non è comunque finita qua: se il treno del buongoverno ripartirà dopo il suo viaggio circolare, come molti hanno auspicato, lo decideremo insieme nei prossimi giorni.

Grazie, abbiamo dimostrato che c’è un’Alghero diversa: ce la possiamo fare.


Immagini dall'ultima assemblea, 17 dicembre 2011

Alcune foto dall'ultima assemblea ... per un governo diverso di Alghero. 

Se volete, inviate le vostre per la pubblicazione all'indirizzo buongovernoalghero@gmail.com





L'ultima assemblea "per un buon governo e un governo diverso", sala San Francesco,17 dicembre 2011


Ultima fermata?

Sabato 17 dicembre
alle ore 17

presso la sala San Francesco si chiude il viaggio avviato il 13 Ottobre; un viaggio circolare che ha incontrato i quartieri della città e ascoltato le voci dei cittadini.

Ne abbiamo tratto delle idee per il programma che presenteremo alla città.

Per cui invitiamo cittadine e cittadini, maestre e insegnanti, artisti e creativi, occupati, precari e disoccupati, operatori economici e sindacalisti, dirigenti scolastici e albergatori, studentesse e studenti, chi non ha una casa dove vivere, chi ce l’ha ma se paga l’affitto non può andare al ristorante, chi ce l’ha me deve vivere con i genitori, chi non può muoversi perché non ha la macchina, chi magari non è un artista, ma un po’ di cultura gli piacerebbe potersela godere, librai e ristoratori, commercianti e baristi, pensionati e donne e uomini impegnati nel volontariato, insomma il corpo vivo di questa città, persone diverse con interessi, passioni e ragioni diverse, che non vogliono più chiedere favori, ma che rivendicano diritti e dignità e opportunità; che si danno da fare, ma che hanno bisogno di un’amministrazione diversa e di una diversa amministrazione ...

a discuterne, con noi.

IN CARROZZA
Per l’ultima tappa del (primo?) viaggio.


Un resoconto dell'Assemblea di Maristella, 27 Novembre 2011

Il percorso di discussione pubblica avviato dal Buon Governo Alghero il 28 ottobre nel Centro Storico, si conclude nella borgata di Maristella, con l’incontro del 27 novembre presso i locali dell’ex scuola materna. Quella di Maristella è una comunità di 420 abitanti che divengono quattro volte tanto d’estate, fra alberghi e seconde case (comprese quelle dell’istmo di Porto Conte).

In una sala affollata da cittadini e cittadine molto determinati e appassionati nel rivendicare le proprie istanze, prende la parola Tonina Desogos che sottolinea, con amarezza, il fatto che le forze politiche raggiungano le borgate solo quando si è in campagna elettorale.

Fatta questa premessa, si sofferma sulla questione TARSU: all’aumento del 33% subito da tutti gli Algheresi, nelle borgate si è abbattuto un ulteriore incremento conseguente alla eliminazione dell’abbattimento del 40% della tassa, previsto dal precedente regolamento, per chi abita in sede extraurbana e non usufruisce della stessa quantità e qualità dei servizi di cui usufruiscono gli abitanti del centro urbano. Ci sono pervenute cartelle da capogiro, dice, che abbiamo dovuto pagare per non incorrere nelle sanzioni.

Un altro problema, continua, riguarda le previsioni del Puc, che pongono molti vincoli per la costruzione di unità abitative private a favore di complessi turistici di tipo alberghiero. Questo decreterebbe la morte della borgata che verrebbe trasformata in dormitorio per i turisti e solo nel periodo estivo. Abbiamo subito nell’arco di questi anni la chiusura di scuole e servizi a causa del calo demografico che, in parte, è da attribuire all’impossibilita di costruire delle abitazioni per le giovani coppie.

E’ importante per tutto il territorio il rilancio turistico e produttivo della borgata, con avvio di piccole attività imprenditoriali in campo agrituristico, che sarebbero utili anche in un’area parco. Ivan Blecic, a proposito del problema casa, ritiene giusto garantire il diritto di tutti ad avere una casa imponendo però regole che evitino qualsiasi forma di speculazione.

Si possono trovare soluzioni diverse in questo senso. Una potrebbe essere quella di impedire, a chi ha costruito, magari con agevolazioni, una casa per il proprio figlio, di rivenderla qualche mese dopo ai turisti, a prezzi triplicati. Nel caso si voglia rivendere, dovrebbe essere il Comune ad avere diritto di prelazione e ad acquistare a prezzi sociali. Gianfranca Pirisi pone l’accento sulla necessità di incentivare le costruzioni per garantire un incentivo demografico. Questo però deve avvenire senza speculazioni e consentendo ai residenti di usufruire di adeguate linee fognarie e per la distribuzione dell’acqua per uso abitativo.

Spesso le tubature vanno incontro a rottura, dice Gianna Ansiosa e, dopo la riparazione, l’acqua potabile è fangosa e noi dobbiamo pagarla anche se non possiamo utilizzarla. Siamo davvero esasperati e stanchi per progetti mai approvati.

Un altro problema è quello dell’abusivismo come è il caso della recente occupazione da parte dei Rom del centro sociale. Questo crea molta insofferenza nei residenti.

Antonio Pirisi parla del problema dell’isolamento delle borgate, dei collegamenti con Alghero che si sono fermati a Fertilia, escludendo S.M.La Palma e Maristella, impedendo ai residenti delle borgate, anch’essi cittadini di Alghero, di spostarsi agevolmente. E’ stato chiesto al Comune un ampliamento delle linee ma ci è stato risposto che non è possibile perché si dovrebbe percorrere un tratto di strada statale su cui il Comune non ha competenza. Questioni di attribuzioni e spartizioni di competenze che ricadono negativamente sulle persone ledendone i propri diritti.

Nelle borgate, aggiunge ancora Pirisi, non arriva l’informazione, non arrivano i giornali a diffusione locale, non arrivano le pagine utili. Insomma ci lasciano in uno stato di abbandono anche comunicativo. Di recente è stata fatte una selezione per 15 posti di guardia parco e i nostri giovani non hanno potuto parteciparvi perché non sapevano niente.

Quella della trasparenza dell’Amministrazione, della adeguata pubblicizzazione dei bandi e delle selezioni e un problema serio di cui speriamo si faccia carico il prossimo governo della città, in modo da dare a tutti i cittadini le stesse opportunità

Aldo Rismondo pone l’accento sulla questione parco, vissuto come un problema, e che in tutti questi anni non ha prodotto nulla sotto il profilo dello sviluppo economico. Avevamo previsto che la sua istituzione avrebbe avuto conseguenze solo negative, con numerosi danni subiti e mai risarciti. Elena Riva contrappone altre realtà dove è stato istituito un parco, vedi il Parco dell’Abruzzo o quello dell’Aspromonte, che producono ricchezza e garantiscono un alto reddito per la popolazione.

Il parco, dice Arnaldo 'Bibo' Cecchini, non è un museo ma un corpo vivente, che deve permettere al proprio interno attività sostenibili sul piano economico ed ambientale. La sostenibilità ambientale non può e non deve essere contrapposta allo sviluppo economico. E’ possibile far convivere interessi diversi, anche se non è facile, partendo dalla partecipazione, dall’ascolto, dalla condivisione, dal confronto. Evidentemente, prosegue, tutto ciò in questi anni è mancato e lo si percepisce dalla tensione dei presenti a questo incontro .

A proposito di parco, dice Tore Scala, la Giunta Sechi ha guidato quel percorso, ma molti hanno cavalcato in negativo questa questione e l’hanno strumentalizzata in termini politici attraverso una falsa comunicazione.
E’ possibile una convivenza positiva tra parco e borgata.

Questo rapporto positivo, aggiunge Valdo Di Nolfo, può esserci a patto di una buona gestione del parco stesso. Non è il nostro caso, poiché già la legge istitutiva è una vera porcheria, e lo è ancor di più il fatto che l’assemblea del parco coincida con il Consiglio Comunale, risentendo degli scontri politici. Il parco in questo modo non sarà mai un portatore di reddito ma un freno a mano. I finanziamenti destinati al parco se ne vanno per l’80% in stipendi.

Nelle conclusioni Paola Correddu, a nome dei garanti, sottolinea la necessità di rincominciare ad utilizzare il “noi” nel senso che solo se ci impegniamo tutti, si può diventare una forza capace di modificare scelte e comportamenti, di dare un nuovo corso al modo di fare politica. Il ruolo dei cittadini non termina nell’urna elettorale, ma li ha inizio, proseguendo con l’azione di controllo continuo sull’operato di chi abbiamo delegato a rappresentarci.

Chiedere più trasparenza all’Amministrazione è un diritto: è giusto che ciascun cittadino conosca bandi, selezioni proposte dal Comune che dovrebbero avere la più larga diffusione dal punto di vista della informazione. Spesso il silenzio è voluto perché i bandi sono preconfezionati con indicazione di requisiti che rispecchiano le caratteristiche della persona o delle persone che si vuole favorire.
E questa è una cattiva abitudine che si spera venga bandita dalla nuova amministrazione.

E’ necessario, prosegue la garante, lottare contro qualsiasi forma di clientelismo, che ormai da decenni tiene imbrigliata la città. Non si può chiedere per favore quello che ci spetta per diritto, rimanendo a vita vittime di un ricatto che ci costringe a regalare il nostro voto, privati della libertà di darlo a chi riteniamo ci possa rappresentare meglio. In questo modo ci viene tolta la libertà di scegliere.

Alcune immagini dall’incontro, che possono essere liberamente utilizzata e diffuse dai media e da chiunque, sono disponibili online.


Un resoconto dell'Assemblea di Santa Maria La Palma, 23 Novembre 2011

Il dibattito per un Buon Governo ad Alghero inizia il suo giro nelle borgate e nell’agro (che nell’ insieme contano 3000 abitanti di cui un 10% produttivo) con l’incontro pubblico di mercoledì 23 novembre, tenutosi presso il Centro Sociale/Biblioteca di S. M. La Palma.

In una sala affollata, prende la parola Sergio Melis che, con molta determinazione, ribadisce che è finito il tempo della “lista della spesa”, dell’elencazione di tutti i problemi, ormai noti all’Amministrazione e mai risolti. C’è bisogno di un progetto di sviluppo economico complessivo per la città di Alghero, che comprenda anche le borgate e l’agro. Abbiamo bisogno di scelte politiche fino ad ora mai fatte.

Dalla nascita della borgata gli unici investimenti fatti sono quelli della Giunta Sechi, che hanno messo le basi per la costruzione della scuola, della palestra, per le opere di urbanizzazione. Da allora più niente.

Gavino Delrio si domanda cosa pensino gli Amministratori della Nurra, se intendano mantenere vivo il progetto agro-alimentare, che è utile anche per lo sviluppo turistico, o se abbiamo altre intenzioni. Sarebbe un errore abbandonare la vocazione agricola di questo territorio, ribadisce Tore Scala. Abbiamo bisogno di un progetto politico che favorisca la produzione dei prodotti locali, la promozione sul mercato, la commercializzazione.

Anche l’intervento di Nino Sanna si sofferma sulla necessità di un progetto, elaborato insieme a chi nell’ agro e nelle borgate ci vive e conosce bene le potenzialità, le priorità. Un progetto frutto di una approfondita conoscenza del territorio, sia sul piano urbanistico che agricolo, che, una volta elaborato, deve passare da una amministrazione all’altra per essere attuato, senza che venga rimesso in discussione ad ogni cambio di Giunta.

Ad oggi non abbiamo un progetto Nurra del Comune di Sassari, non c’è un progetto del Comune di Alghero, non abbiamo una Provincia che faccia sintesi su questo tema. E’ stato un errore aver affidato ad altri il progetto di sviluppo dell’agro e delle borgate, progetto che avrebbero dovuto elaborare gli stessi destinatari dice Andrea Tilocca.

Quei destinatari spesso sono tenuti all’oscuro di quel che accade nel proprio territorio, come nel caso della distribuzione dei reflui in agricoltura, di cui gli agricoltori non erano stati informati. Quando gli amministratori non si confrontano con gli agricoltori, neanche in presenza di un grave problema, anche di carattere sanitario, vuol dire che l’amministrazione ha molto da nascondere.

Per questo, dice chiara Rosnati, è necessario che gli agricoltori si uniscano per chiedere con forza un uso irriguo adeguato al suolo ed essere accompagnati nel percorso di utilizzo con una adeguata informazione.

Giovanni Cocco, di Guardia Grande, evidenzia il completo disinteresse dell’Amministrazione in carica e il rischio di un progressivo spopolamento delle borgate, con allontanamento soprattutto dei più giovani che non hanno la possibilità di costruire la propria casa vicino ai genitori.
Se i giovani vanno via, le borgate muoiono.

Edoardo Scanu si contrappone al Cocco sottolineando che i poderi sono piccoli e sono già saturi di case (Cocco dice di essere stato frainteso perché quando parlava di edificabilità si riferiva ai centri già urbanizzati e non all’agro dove anch’egli è contrario a nuove costruzioni). E’ necessario stabilire il futuro della Nurra algherese per garantire un futuro di interesse generale, e questo è più facile ottenerlo con un rappresentate delle borgate in Consiglio Comunale.

Ivan Blecic puntualizza che è possibile consentire lo sviluppo delle borgate mettendo un freno alla speculazione. Se si costruisce una casa per il proprio figlio con un sistema di agevolazioni, deve essere proibito rivenderla sei mesi dopo a prezzo triplicato e, in ogni caso, il Comune deve avere diritto di prelazione con possibilità di acquisto a prezzi sociali. In questo modo, aggiunge Maria Graziella Serra, si evita di favorire gli interessi privati a discapito di quelli collettivi.

Gianfranca Pirisi è del parere che le terre dell’agro debbano ritornare ad essere redditizie. Se ci si accorgesse che dietro una città c’è anche una campagna, forse le cose andrebbero meglio per tutti. I recenti eventi climatici ci hanno dimostrato, continua, che l’abbandono delle campagne crea gravi danni perché viene a mancare la sorveglianza sul territorio. La Sardegna attualmente non produce neanche il 40% di quel che mangia. C’è un grande problema di sovranità alimentare. Bisogna ritornare a concepire il terreno come zona produttiva e non solo come area fabbricabile.

Elena Riva parla della necessità di riqualificazione del territorio sul piano ambientale. Vincenzo Morello esprime tutto il proprio distacco dalla politica e la sua impossibilità di riuscire ad identificarsi in una qualche classe politica dirigente.
Anna Marotto è del parere che i problemi dell’agro non sono e non possono essere disgiunti da quelli del centro urbano.

Valdo Di Nolfo osserva che nonostante ci sia un assessorato apposito, manca l’ascolto degli abitanti dell’agro. Domenico Canu sottolinea che prima del diritto alla casa viene il diritto al lavoro. La trasformazioni delle abitazioni in B&B, in agriturismo, comportano un abbandono dell’attività primaria.
Nino Sanna ribadisce che i poderi devono stare dentro il parco.

Sergio Melis, che chiude gli interventi nel ribadisce che gli abitanti dell’agro e delle borgate non faranno più i “portatori d’acqua” della città e, in caso interessi non condivisi, i nostri voti, circa 1000, verranno canalizzati per riuscire ad eleggere 2 rappresentanti di maggioranza e 2 di opposizione, evitando la parcellizzazione che sino ad ora non ha permesso di avere un’adeguata rappresentanza in consiglio comunale.

Paola Correddu, a nome dei garanti, nelle conclusioni finali sottolinea come il destino di Alghero sia strettamente legato a quello dell’agro e da qui la necessità di un progetto complessivo e lungimirante in grado di prevedere lo sviluppo futuro urbano ed extraurbano a breve-medio-lungo termine.
E’ necessario avere un progetto capace di prevedere l’evoluzione degli eventi e quindi di prevenire determinati scenari. Altrimenti ci si riduce a risolvere problemi contingenti che potevano essere evitati. L’utilizzo dei reflui in agricoltura e le gravi conseguenze che ciò sta generando ne sono un esempio.

Parlare di agro significa parlare non solo di agricoltura ma anche di economia, turismo, lavoro. Ecco perché il progetto di sviluppo economico richiesto in questo incontro da tutti gli intervenuti, anche con un documento, ha un valore strategico di cui la prossima Amministrazione dovrebbe tenere conto.

Alcune immagini dall’incontro, che possono essere liberamente utilizzata e diffuse dai media e da chiunque, sono disponibili online.

Immagini dall'assemblea di Maristella , 27 novembre 2011

Alcune foto dall'Assemblea di Maristella ... per un governo diverso di Alghero.

Se volete, inviate le vostre per la pubblicazione all'indirizzo buongovernoalghero@gmail.com

Tra poco arriva il resoconto dettagliato.



Assemblea di Maristella "per un governo diverso", 27 Novembre 2011

Un resoconto dell'Assemblea di Fertilia, 15 Novembre 2011

Il percorso del “Buon Governo ad Alghero” ha fatto tappa, lunedì 15 novembre a Fertilia, dove si è tenuto un incontro con i residenti presso il circolo ricreativo EGIS, introdotto da Tiziana Musti.

Alcuni dei problemi di Fertilia, ha asserito la Musti, sono comuni ad altri quartieri: pessima viabilità, trasporti pubblici insufficienti ed inadeguati alle esigenze dei residenti e dei turisti, scarsa cura del decoro urbano, mancanza di servizi e scarsa manutenzione ordinaria. Altri sono invece peculiari di Fertilia: la vicinanza al campo Rom, i beni demaniali lasciati nel più completo degrado, la distanza da Alghero sia nel senso fisico sia nel senso dell’appartenenza, il grave problema riguardante lo stagno del Calich.

Giuseppe Corda ritiene che la situazione del campo Rom sia ormai diventata esplosiva, ingestibile, ponendo gli abitanti di Fertilia in serio pericolo a causa degli incendi che vengono appiccati quasi quotidianamente, con fumi tossici che si diffondono nel circondario.

Va trovata una soluzione immediata e dignitosa, ribadisce Natacha Lampis che non può prescindere da un lavoro serio sull’integrazione e non può prescindere, dice Ivan Blecic, da un progetto di riqualificazione dell’edilizia pubblica che consenta anche ai Rom di avere una loro casa. Solo in questa maniera si possono affrontare i disagi della comunità di Fertilia.

Fabio Bachini e Domenico Canu si soffermano sulla situazione dei beni demaniali.
Non è ben chiaro se siano passati dalla Regione nella disponibilità del Comune.
Non è chiaro che fine abbia fatto il finanziamento di 2 milioni di € per opere di riqualificazione di immobili fra cui vi era anche l’ex cinema.

Beni pubblici lasciati in abbandono che rischiano di diventare poi privati o ad uso privato. Marco Visicaro che ha partecipato al progetto pilota di qualità urbana per questa frazione, col senno del poi valuta quel progetto inadeguato perché imposto dall’alto e non condiviso. Solo attraverso la condivisione ci può essere accettazione.

Luciano Solinas lancia l’allarme sul progetto di massiccia cementificazione previsto per Fertlia dal Puc. Una colata di cemento che potrebbe mortificare, stravolgere il centro storico, anche in vicinanza del Palazzo Doria.

Riccardo Gnani invita tutti i residenti all’impegno, a battersi non solo per piccole cose ma a far sentire la propria voce anche su scelte importanti, lavorando insieme all’Amministrazione e non contro. D’altro canto sottolinea, in virtù di un questionario somministrato a 150 fertiliani (10% dei residenti) e utilizzato per la preparazione di una tesina, molto spesso ciò che è indicato come partecipativo in realtà non lo è. Si domanda e domanda ai presenti: gli amministratori conoscono il territorio da loro amministrato? quando elaborano dei programmi, dei progetti, lo fanno dopo un percorso di conoscenza? L’atto del ben amministrare presuppone la conoscenza e la conoscenza presuppone studio.

A proposito di trasparenza, Rosa Accardo propone l’applicazione del criterio del bilancio sociale, previsto dalla legge, strumento di conoscenza accessibile per tutta la popolazione che si spera venga adoperato dalla prossima Amministrazione.

Partendo da una affermazione di Anna Marotto “l’Amministrazione non deve provare fastidio all’interesse e alla partecipazione dei cittadini”, Paola Correddu, a nome dei garanti, nella sintesi finale, osserva come partecipazione dei cittadini e trasparenza dell’Amministrazione siano fattori direttamente proporzionali: il primo aumenta tanto maggiore è il secondo.

Più trasparenza significa più partecipazione. Tanto più è alta la partecipazione tanto più aumenta la condivisione e conseguentemente l’accettazione. E, attraverso questo circuito virtuoso si amplifica il senso di appartenenza alla comunità.

Va eliminato il rapporto di subalternità, assolutamente patologico, che si è venuto a creare fra amministrazione e cittadino: non più suddito di chi amministra ma cittadino rappresentato da chi amministra.

Alcune immagini dall’incontro, che possono essere liberamente utilizzata e diffuse dai media e da chiunque, sono disponibili online.

2° tappa del "Giro delle borgate e dell'agro": MARISTELLA, domenica 27 Novembre

GIRO DELLE BORGATE E DELL'AGRO
… per un buon governo e un governo diverso.

Seconda tappa: MARISTELLA
Domenica, 27 Novembre ore 18
presso l'ex-Scuola Materna sede del comitato di borgata di Maristella



Tutti i cittadini sono invitati all'assemblea pubblica per discutere, ascoltare e condividere idee, proposte, riflessioni, critiche, problemi, perplessità, quant'altro.

L'assemblea è organizzata dai firmatari dell’appello "discussione pubblica per un buon governo di Alghero" e dalle forze politiche che hanno sinora aderito (Alghero Viva, Federazione della Sinistra –PdCI, IdV, IRS, SEL).

Dopo una breve introduzione a tutti sarà data la possibilità di parlare: tre minuti a testa, uguali per tutti.

Parleranno soprattutto i cittadini.

Alla fine sarà fatto un resoconto per riflettere di più e per programmare altri incontri e altre iniziative.

Non è vero che non contiamo! Molto dipende da noi.

In carrozza!



Questo evento su Facebook.

Seguiranno altri incontri nelle borgate e l'agro, restate collegati!

Immagini dall'assemblea di Santa Maria La Palma, 23 novembre 2011

Alcune foto dall'Assemblea di S. Maria La Palma ... per un governo diverso di Alghero.

Se volete, inviate le vostre per la pubblicazione all'indirizzo buongovernoalghero@gmail.com

Tra poco arriva il resoconto dettagliato.