Un resoconto dell'Assemblea di Sant'Agostino e dintorni, 7 Novembre 2011

Continua il percorso di discussione pubblica per un buon governo e un governo diverso ad Alghero che, lunedì 7 novembre, ha coinvolto i cittadini del popoloso quartiere di Sant'Agostino, presso la sala conferenze della Chiesa del SS. Nome, messaci gentilmente a disposizione dal parroco, considerata la mancanza di spazi pubblici dove poter organizzare momenti di incontro-confronto-ascolto.

Dopo il benvenuto di Luca Pais, in una sala affollata, attenta e molto motivata alla partecipazione, hanno preso la parola numerosi abitanti di questo quartiere, nato una cinquantina di anni fa, per segnalare disagi ma anche per fare proposte.

L’assenza di parcheggi, servizi, spazi verdi e luoghi di aggregazione (ormai ci rimangono solo i supermercati come luoghi d’incontro dice Maria Grazia Serra) è sicuramente il problema più sentito dai residenti, sottolinea Massimo Canu. L’abbandono delle periferie, che compromette la vivibilità ed l’immagine di città turistica di Alghero, va affrontato dalla nuova Amministrazione con molta determinazione, dicono Antonio Farris e Pasqualino Canu. La città può ritornare ad essere accogliente e competitiva solo quando tutte le periferie ritorneranno ad essere centro, asserisce Valdo Di Nolfo.

La mancanza di manuntenzione ordinaria delle caditoie, delle strade, dei marciapiedi, l’assenza di un adeguato servizio di vigilanza al fine di garantire il rispetto delle regole (corpo dei vigili urbani inefficiente ed inadeguato, poliziotto di quartiere mai istituito), la scarsa igiene urbana da parte della Aimeri che gestisce il servizio di nettezza urbana, sono altri problemi segnalati dai presenti.

Fra le proposte quelle di Gabriella Esposito e Ornella Piras di chiedere ai futuri amministratori della città un impegno preciso: quello di incontrare in maniera periodica, sistematicamente, i cittadini e i comitati di quartiere che, rappresentando le “antenne” della comunità, sono in grado di porre all’attenzione delle istituzioni quei bisogni reali che altrimenti verrebbero trascurati.

Non solo è necessario che i cittadini possano partecipare più attivamente alle scelte dell’amministrazione ma è anche doveroso che l’amministrazione, in maniera sistematica, faccia un rendiconto della sua attività di governo, sostiene Salvatore Marino, e che i cittadini possano controllare l’operato dei rappresentanti istituzionali che hanno eletto, aggiunge Marco Busraghi.

Diversi interventi, tra cui quello di Zaira Zingone, Antonello Pintus, Antonio Spissu, hanno sollecitato la presentazione di una lista civica, fatta di persone nuove, che vogliono mettersi in gioco e assumersi responsabilità di governo (sarebbe bello avere più di un consigliere espresso dal quartiere di S. Agostino), per rafforzare questa volontà di dare un governo diverso alla città e per estromettere dal potere le solite facce, le solite famiglie, più spesso animate dall’interesse privato che da quello collettivo.

La sintesi finale fatta da Paola Correddu, a nome dei garanti, partendo dalle sollecitazioni del pubblico ha posto l’accento sull’importanza della partecipazione attiva dei cittadini alla vita politica e sulla responsabilità che ciascuno deve sentire quando esprime il proprio voto.

La scelta del candidato sindaco o consigliere va fatta consapevolmente, dopo un percorso di conoscenza e mai in maniera superficiale. Il voto va dato a chi si guadagna la nostra fiducia, a chi presenta il programma più credibile, a chi si impegna a garantire il rispetto delle regole, a fare la lotta a qualsiasi forma di privilegio, a favorire la trasparenza negli atti amministrativi, pilasti del vivere civile spesso disattesi.

Con il voto non si esaurisce l’impegno di ciascuno di noi che deve informarsi e vigilare perchè venga attuato il programma elettorale e perché non venga meno la difesa del bene comune.

Alcune immagini dall’incontro, che possono essere liberamente utilizzata e diffuse dai media e da chiunque, sono disponibili online.

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